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GLASOVI COMMONERA

ANOMALIA AL BORGO - AMBULATORIO MEDICO AUTOGESTITO

SENTIRE COMUNE E WELFARE DAL BASSO. ANCHE I PROFESSIONISTI DELLA “CGIL-MEDICI” E DI “MEDICINA DEMOCRATICA” CON L’ASSOCIAZIONE “MEDITERRANEO DI PACE” HANNO MESSO IN PIEDI DA TRE ANNI -NELLO SPAZIO OCCUPATO “CENTRO SOCIALE ANOMALIA” - UN AMBULATORIO MEDICO DIVENTATO PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL QUARTIERE DI BORGO VECCHIO DI PALERMO

«Il nostro obiettivo - racconta Francesco Ingrillì, specialista in cardiologia e volontario tutti i lunedì nell’ambulatorio medico - non è quello di sostituirci al servizio sanitario nazionale, ma al contrario addestrare a un uso consapevole del servizio sanitario nazionale».
A offrire gratuitamente e in maniera volontaria servizi alla gente del posto, sono un esercito di medici: c’è appunto Ingrillì che offre visite specialistiche di cardiologia, Renato Costa che si occupa di medicina generale, Ernesto Melluso e Francesco Gentile che gestiscono l’ambulatorio ginecologico, ma si occupano anche di educazione sessuale e consapevolezza sui metodi contraccettivi. «C’è anche un gruppo di pediatri - racconta ancora Ingrillì - guidati da Roberto Barcellona, che hanno promosso degli incontri nelle scuole a proposito di educazione alimentare, spiegando che guardare ai prodotti bio non è una scelta da ricchi, ma un’emergenza salutare. C’è Patrizia Salatiello, neuropsichiatra del Cif (il Centro Italiano Femminile, ndr), che offre la sua consulenza, ma anche il professore Ajala, un neurofisiologo che si occupa di epilessia».
Tutto questo su base volontaria. I fondi per le attrezzature? Cene di autofinanziamento, dal momento in cui la Cgil Medici ha donato una cucina al centro sociale Anomalia. E poi due ecografi donati da Angelo Morello e dalla Fondazione Livia Morello, un defibrillatore offerto da Fabio Giambrone e dalla Gesap, un test da sforzo offerto dal professore Ballo, che ne stava acquistando uno nuovo per il suo studio privato. Una rete solidale, insomma, attivata dalla società civile e che consente ogni giorno all’ambulatorio di essere un servizio aggiuntivo, oltre a quelli sociali già offerti dal Centro Anomalia.
«Il timore - conclude Ingrillì - è che, guardando alle politiche attuate da Salvini, si vada pericolosamente verso uno stato di polizia. Assistiamo costantemente, dai migranti fino alle fasce più deboli, passando per i servizi sociali e culturali, a una declinazione in negativo dei diritti, che va fermata quanto prima».
 

  
tratto  da “Sgomberi, non solo le case nel mirino di Salvini. In Sicilia a rischio teatri e centri sociali occupati”, di MIRIAM DI PERI, MERIDIONEWS, 4 SETTEMBRE 2018

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