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GLASOVI COMMONERA

14#PalermoInMovimento, rubrica della contro-narrazione sociale

-Bloc-News eventi e fatti in Sicilia a cura di  Toni Casano-


 

Sicilia. Scuola: ASSISTENZA AGLI STUDENTI CON DISABILITÀ

Dopo la 3 giorni di manifestazione a Caltanissetta il Sindacato Generale di Base (SGB) dichiara in un comunicato: “Non molleremo mai”

Al termine delle 3 giornate di protesta arriva in diretta la notizia dell’interesse del Governo nazionale e della possibilità di un provvedimento per la proroga del servizio. Mentre l’assessore regionale si nega. “Almeno 1 anno di proroga, se vogliono rivedere il servizio. Ma sia chiaro che non ci può essere posto né per tagli all’occupazione, né per il diritto allo studio dei nostri ragazzi” Così ha accolto la disponibilità dell’esecutivo centrale, fermo restando il punto sulla posizione sintetizzata dal Sindacato: “Basta tagli. Vogliamo il ripristino di lavoro e servizio”.

Migliaia di lavoratori e studenti con disabilità in atto si trova esclusa dalla fruizione dell’istruzione scolastica , confinata a casa anche se la scuola ha già ripreso le attività. Si tratta di una situazione in cui il diritto allo studio – de facto – è diventato carta straccia, “con migliaia di ragazzi in condizione di disabilità gravi e gravissime senza più l’assistenza nelle scuole, tanto da non poter più frequentare e vedersi in pratica negato il diritto allo studio”. Inoltre, SGB denuncia la minaccia del diritto al lavoro a danno degli assistenti agli studenti con disabilità, un vero e proprio “schiaffo per migliaia di operatori all’igiene personale, che da quasi 30 anni in Sicilia assistono i nostri ragazzi con disabilità nelle scuole, a casa da marzo ed ora con l’incubo disoccupazione davanti dopo la delibera della giunta regionale del 23 luglio che di fatto li cancella dalla scuola e spalanca la porta a migliaia di licenziamenti. Una situazione intollerabile, con l’assistenza ai ragazzi spesso ribaltata sugli assistenti alla comunicazione, o con scuole che sarebbero pronte ad accogliere cooperative e volontari al posto degli assistenti di fatto licenziati. Dal lavoro al volontariato nella scuola pubblica”.
sindacatoSGB




BOOKS ON BOARD – Biblioteca Ibby di Lampedusa

I libri senza parole – primo mezzo di accoglienza sulle navi di salvataggio nel Mediterraneo

Palermo –  Ieri l'altro a Moltivolti alcune valigie piene di libri sono state consegnate alle ONG Sea-Watch, Open Arms e Mediterranea ed è stato illustrato il progetto BOOKS ON BOARD promosso e curato dalla Biblioteca IBBY Lampedusa: il progetto ha il fine di inserire i libri illustrati senza parole nelle pratiche di accoglienza a bordo delle navi che attraversano il Mediterraneo, per cercare di aumentare l’umanità nella primissima accoglienza dei naufraghi e le naufraghe e attutire la paura e l’orrore che spesso li segue anche quando sono ormai al sicuro sulle navi. Dalla Biblioteca partirà, per ogni nave che aderisce al progetto, una grande valigia rossa piena di libri senza parole e tutto il necessario per realizzare in totale sicurezza una lettura condivisa dei 22 albi illustrati selezionati: un grande tappeto, una risma di fogli e i colori per realizzare dei disegni che potranno poi essere appesi nello spazio in cui vengono realizzate le letture. I libri senza parole destinati al progetto “Books on board” sono stati scelti dalla Biblioteca di Lampedusa tra i numerosi titoli proposti dalle sezioni IBBY di tutto il mondo e inclusi nella mostra itinerante “Libri senza parole destinazione Lampedusa”, che da otto anni lavora su questo tema in tutto il mondo.



LO STATO DELLE CITTÀ @ Palermo, Catania e Messina

Palermo – 2\3\4 Ottobre

Nell’incontro organizzato da Napoli MONiTOR e SET Palermo – Assemblea permanente è stata presentata in Sicilia l’ultimo numero de Lo stato delle città curata Napoli MONITOR, con la presenza dei redattori della rivista: il 2 a Palermo, al Giardino dei Giusti (via Alloro, 90); ieri a Catania con Trame di quartiere, a palazzo De Gaetani (via Pistone, 59); oggi  alla libreria Colapesce (via Mario Giurba, 8).  Il dibattito ha avuto come temi la privatizzazione dello spazio pubblico e dei servizi, della gentrificazione e del mantenimento dell’ordine pubblico attraverso il controllo del territorio.


 

Assemblea NONUNADIMENO –NUdM Pa Insieme siamo più forti!
noi donne a ogni piccola conquista possiamo essere attaccate dal punto di vista etico e morale 
Palermo –  Incontro è avvenuto venerdì scorso presso la sede di NUdM  (Via Matteo Bonello) sull'Odg:  
–  giornata in piazza del 28 settembre

– come continuare la lotta per il diritto alla contraccezione, all’aborto e alla salute delle donne

– Il percorso di avvicinamento alla prossima giornata di mobilitazione d l 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne)

Alcune note sulla manifestazione del 28 dalla stampa locale

“ La legge 194 a distanza di quarant’anni continua a essere disattesa…in Sicilia i dati sono spaventosi; registriamo un altissimo numero di obiettori di coscienza: l’89% dei medici è obiettore. Ciò significa che per una donna praticare l’IVG è quasi impossibile. L’obiezione di coscienza altissima, la contraccezione non gratuita, che invece dovrebbe essere garantita proprio secondo la legge 194, lo smantellamento dei consultori, luoghi conquistati nel tempo dalle donne: tutto questo è violenza”

“ la maggior parte delle donne non è neanche a conoscenza dell’esistenza della pillola abortiva, la pillola RU486, che rappresenta una pratica abortiva meno invasiva rispetto a quella chirurgica, ma non per questo meno accessibile. Questa forma di aborto farmacologico prevede l’obbligo di ospedalizzazione per 3 giorni e il limite per il suo ricorso alla settima settimana di gestazione. L’istituto superiore di sanità, però, ha emanato il mese scorso delle nuove linee guida che aboliscono l’obbligo di ricovero ed estendono alla nona settimana la possibilità di ricorrere alla pillola RU486. LE DIRETTIVE NON SONO STATE ANCORA MESSE IN ATTO.



 

LA LIBERTÀ PRIMA, DURANTE E DOPO IL CORONAVIRUS 
Quali opzioni possibili?

Palermo- Seminario organizzato dal Caffè filosofico "Beppe Bonetti”, presso il “Laboratorio Ballarò” (largo Rodrigo Pantaleone 9). Gli interventi programmati che proponiamo in video ruotano attorno al concetto di "Libertà", in relazione al senso della responsabilità politica ed individuale, connesso alla dimensione pubblica dell’esercizio di potere sul controllo sociale. 
Nel corso del dibattito sono stati esaminati i limiti e le concrezioni delle forme di Libertà nello sviluppo della società contemporanea, soprattutto alla luce del salto imposto a seguito della pandemia, di cui ancora non si conoscono gli esiti, lasciando aperto il campo delle opzioni politiche possibili.

video degli interventihttps://www.youtube.com/watch?v=U11aebbXj3shttps://www.youtube.com/watch?v=GmGXGwkY0Fchttps://www.youtube.com/watch?v=mz3q-jjDhukhttps://www.youtube.com/watch?v=jdTqu1lngrM




STRAGI IN MARE: RESPONSABILITÀ DEGLI STATI E OBBLIGHI VIOLATI

incontro on-line di Venerdì scorso

 Le innumerevoli stragi che insanguinano il Mediterraneo – fra le quali si ricorda quella avvenuta nel 2013 al largo di Lampedusa, il cui anniversario ricorre il prossimo 3 ottobre, – i sequestri delle navi di soccorso, i divieti e i ritardi negli sbarchi dei naufraghi e, da ultimo, il divieto frapposto dalla Guardia Costiera all’imbarco del team di ricerca e soccorso sulla Mare Jonio denunciano un, ormai istituzionalizzato, sistema disumano di criminalizzazione del salvataggio in mare.

I valori costituzionali e le norme internazionali, tuttavia, prevedono il soccorso e l’accompagnamento nel porto sicuro più vicino come preciso obbligo degli Stati e di ogni nave che si imbatta in naufraghi o altra imbarcazione in pericolo.

Il processo che si inaugura in questi giorni per la “vicenda Gregoretti” offre lo spunto per esaminare le problematiche umane e giuridiche riguardanti il soccorso in mare.

In questo seminario vogliamo fare il punto della situazione e offrire chiavi di lettura di un fenomeno che sta dividendo sempre più le opinioni e le coscienze.

 

Salvini a Catania – MANIFESTAZIONE REGIONALE

Ieri a Catania- Salvini a Catania come imputato in un processo con l’accusa di sequestro di persona. Nel luglio del 2019, quando era in carica come Ministro dell’Interno, negò l’autorizzazione allo sbarco della nave Gregoretti che aveva salvato 135 migranti. E non era la prima volta. Anche nell’agosto del 2018 Salvini da Ministro dell’Interno aveva impedito lo sbarco alla nave della guardia costiera Diciotti che aveva soccorso 190 persone, bloccandone anche l’equipaggio e sequestrando di fatto la nave al porto di Catania. Già in quella occasione da tutta la regione in poche ore oltre 3.000 persone si radunarono a Catania per protestare contro un evidente abuso di potere ingiusto e disumano.
Salvini ha dichiarato di voler trasformare il processo in un caso nazionale ed ha chiamato a raccolta i legisti di tutta Italia per 3 giorni (dall’1 al 3 ottobre).
Abbiamo deciso di mobilitarci perché noi non dimentichiamo.
Non dimentichiamo le ripetute politiche razziste, che non sono una scelta strategica solo della Lega, ma dell’ intera classe politica del nostro paese, da Minniti alla Meloni. In particolar modo Salvini, prima da Ministro e poi da Senatore, non ha mai perso occasione di fomentare odio sulla pelle dei migranti e delle migranti della comunità musulmana e della comunità nera che vivono in questo paese, additandoli quotidianamente come nemici interni e minacce.
"Noi non dimentichiamo che il 3 ottobre è la giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Nata in seguito alla strage del 3 ottobre 2013, quando morirono in mare, a Lampedusa, 368 donne, uomini e bambini. Quella tragedia fu l’inizio della crescente blindatura dei confini della Fortezza Europa, che portò alla militarizzazione delle coste e del Mediterraneo, moltiplicando i finanziamenti ai peggiori regimi liberticidi del Nordafrica e del Medioriente. La strage del 18 aprile 2015, con oltre 800 vittime, spinse i governi europei e la micidiale agenzia Frontex a ridurre i soccorsi in mare delegando ed armando sempre più le bande criminali della cosiddetta Guardia Costiera Libica. Per chiudere il cerchio bisognava impedire che le navi umanitarie proseguissero le uniche e preziose operazioni di salvataggio. E tutto ciò è puntualmente avvenuto dal 2017 “grazie” alla Procura di Catania, a Frontex, ed ai ministri Minniti, Salvini e Lamorgese.
Nella nostra regione, ancora oggi, si muore durante la detenzione nel CPR di Caltanissetta come il tunisino Aymed nello scorso gennaio; o per fuggire dalla vergogna degli hot spot galleggianti come il tunisino Bilal nel maggio scorso a Porto Empedocle; o per essere solidale con i connazionali pakistani sfruttati dai caporali nel giugno scorso a Caltanissetta come Siddique Adnan; o per scappare dall’arbitraria detenzione a Siculiana(Ag) pochi giorni fa come l’eritreo Anuwar Seid.
Non dimentichiamo un modello permanente di attacco alle donne (migranti e non): dalla gerarchia degli stupri a seconda di chi li commette e di chi li subisce, alla violenza dei confini e all’utilizzo dei social come clava per disciplinare personalità dissidenti ( da Carola Rackete alle giovanissime giovanissime studentesse). Senza dimenticare gli attacchi alla salute riproduttiva e al diritto all’aborto, lo scampato pericolo del ddl Pillon, strumento feroce di disciplinamento e complice con mariti e padri violenti e la funzione di ponte che in Italia la Lega crea sia col mondo delle destre reazionarie di tutta Europa che con la galassia integralista andata in scena a Verona che vuole imporre un modello di famiglia funzionale alla produzione e riproduzione di un ordine patriarcale e di gerarchie sociali e di genere.
Non dimentichiamo una strategia fondata sull’odio sociale e razziale che divide i lavoratori e le lavoratrici e colpisce a colpi di denunce proprie le avanguardie che dentro i posti di lavoro lottano ogni giorno per migliorare le condizioni di tutte e tutte e colpevolizza la povertà e il bisogno.
Non dimentichiamo anni di insulti ai “terroni”. Adesso la Lega ha deciso che i voti dei e delle meridionali sono utili al carroccio e così prende il via il reclutamento di mercenari della politica sui nostri territori.
Gente che sotto l’effige del ” Patriota” svende la nostra terra a chi l’ha schifata per anni ed adesso la vuole sfruttare.
Un esempio su tutti: l’ Autonomia Differenziata. Un volano per muovere facilmente più risorse per le regioni del Nord, già più ricche, a scapito di tutte le altre".
Esistono una infinità di ragioni che ci impongono di scendere in piazza per dire che qui la Lega, Salvini e, più in generale, la brutalità di una politica ottusa e criminale non passano.


 

#NONSIAMOPESCI – L ANCIO DI UN FIORE NEL MARE
Palermo – ieri
in piazza per commemorare le decine di migliaia le persone che sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo -uno dei mari più mortiferi al mondo- vittime anche delle politiche di respingimento in mare e di chiusura dei porti.
Il 3 ottobre è la Giornata della Memoria di tutte le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo cercando di raggiungere l’Europa nella speranza di una vita migliore.
Siamo per questo solidali con le ONG impegnate nelle operazioni di salvataggio e con gli attivisti criminalizzati per il loro impegno.
Al fine di sensibilizzare la società tutta riguardo al fenomeno della migrazione e, quindi, di sviluppare la sensibilità, la solidarietà e la consapevolezza nei confronti di coloro che ricercano condizioni di vita migliori, l’associazione STRAVOX invita tutte le organizzazioni locali, la società civile, gli attivisti, le associazioni di volontariato e chiunque creda nella solidarietà e nella pari dignità umana a discuterne insieme nella giornata del 3 ottobre.
Perché il 3 ottobre?
Perché nel medesimo giorno del 2013 al largo dell’isola di Lampedusa, nel tentativo di arrivare in Europa, persero la vita 368 persone.
Riteniamo necessario diffondere e costruire una cultura di solidarietà e accoglienza, di pace e di convivenza nel rispetto delle differenze, valori questi fondati sul riconoscimento dei diritti umani, contro la militarizzazione del Mediterraneo e le guerre che lo attraversano, contro l’accoglienza disumana di chi arriva in Italia, contro la cultura razzista diffusa all’interno della società e delle politiche degli Stati e contro lo sfruttamento economico delle risorse da parte delle imprese transnazionali supportate dagli stessi.

 


Mettiamoci in Comune – LA “ RETE DELLE RETI” DEI BENI COMUNI
Prima Assemblea della Rete

Messina 4-5 ottobre 2020 ( loc. Torre Faro)

Interventi tematici nella giornata di domenica 4\10 ore 15:00 / 19:00

– Una rete permanente sui beni comuni (Introduzione)
-“Perché oggi è urgente un nuovo paradigma sui beni comuni”. Johnny Dotti (ON! Impresa sociale)
– Il Capitale naturale: a cura di Comitato Rodotà e Slow Food Italia
– Il Welfare, a cura del Forum delle Associazioni Familiari e Confcooperative-Federsolidarietà
– Tavola rotonda“Una nuova economia per il bene comune”, a cura di Riccardo Bonacina (Presidente Vita) con la partecipazione di Symbola, Alleanza per la Generatività, Forum delle Associazioni Familiari, ASVIS

Interventi tematici nella giornata di luneì’ 5\\10 ore 9:30 / 13:30

-Riferimenti Costituzionali ed evoluzioni normative necessarie. Ugo Mattei (Comitato Rodotà)
– Patrimonio culturale e informazione: a cura di ON! Impresa sociale, Riusiamo l’Italia e Italia che Cambia

– Finanziare l’economia dei Beni Comuni: a cura di R&P Legal, L’Incontro e Fondazione Banca Etica
Presentazione del Manifesto della Rete permanente dei Beni Comuni a cura di Andrea Rapaccini (Associazione Common) e Luigi De Giacomo (Comitato Rodotà)
(Per partecipare di persona, essendo i posti davvero limitati per le procedure COVID, è indispensabile scrivere una mail, richiedendo di prenotare un posto con nome, cognome, e recapito telefonico a: comunicazione@onimpresasociale.it

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming dalla Fondazione Horcynus Orca a questo link: https://player.streamshow.it/hosted/html/vaiefai.html




SCIOPERO NAZIONALE PER IL CLIMA – Fridays For Future

Palermo – Venerdì 9 Ottobre ore 17:00 Piazza Pretoria

In tutta Italia, scenderemo in piazza per richiedere alla politica scelte efficaci e concrete che possano contrastare la crisi climatica. La crisi climatica non é una questione di serie B: le istituzioni ( sia a livello nazionale che a livello locale) devono impegnarsi e investire per invertire la rotta, prima che sia troppo tardi. Siamo stanchi di dovere aspettare all’infinito alla fermata per un autobus perennemente in ritardo, siamo stanchi che il problema della mobilità a Palermo venga affrontato con misure come la ZTL senza fornire una reale alternativa e risultando quindi una misura fortemente classista, siamo stanchi di non vedere una pista ciclabile sicura e capillare nonostante sia stata più e più volte promessa durante le campagne elettorali , siamo stanchi di una raccolta rifiuti che non ricopre tutto il territorio, siamo stanchi di respirare quantità massicce di particolato e altre sostante inquinanti …

Il 9 Ottobre scendi in Piazza non solo per il Pianeta: scendere in piazza significa costruire una città più vivibile, una città in cui la qualità della vita delle persone sia una priorità !

Il 9 Ottobre scendi in piazza perché tra qualche anno sarebbe ormai troppo tardi per protestare.

Lo sciopero consisterà in un presidio fisso a Piazza Pretoria, proprio sotto Palazzo delle Aquile , la sede del Comune di Palermo così da far sentire le nostre rivendicazioni direttamente ai nostri rappresentanti che ignorano ormai da anni la gravità della crisi climatica.

PS. Il presidio si svolgerà in piena sicurezza rispettando il distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine, la foto che vedete nel post risale a prima dello scoppio della pandemia info /events/

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